Tequila, Mezcal e Sotol:
tre anime del Messico nel bicchiere
Il Messico è terra di deserti e vulcani, di spezie e rituali. Ma soprattutto, è la culla di tre distillati che raccontano la sua identità meglio di qualsiasi cartolina: Tequila, Mezcal e Sotol.
Sembrano parenti stretti — e in parte lo sono — ma ognuno di loro nasce da una pianta diversa, da una tradizione distinta e da un carattere unico nel bicchiere.
La Tequila: il volto elegante del Messico
Origine: la Tequila viene prodotta esclusivamente nello stato di Jalisco e in poche altre regioni limitrofe.
Materia prima: solo agave blu Weber (Agave tequilana), per legge.
Produzione: le piñas (i cuori dell’agave) vengono cotte in forni a vapore, poi fermentate e distillate due volte in rame o acciaio.
Il risultato è un distillato pulito, floreale e morbido, con note di vaniglia, agrumi e pepe bianco.
Le categorie principali:
Blanco (Silver): non invecchiata, pura espressione dell’agave.
Reposado: affinata per 2–12 mesi in botti di rovere.
Añejo / Extra Añejo: invecchiata oltre un anno, complessa e vellutata, quasi da meditazione.
Il Mezcal: lo spirito selvaggio
Il Mezcal è il fratello ribelle della Tequila.
Si produce in diverse regioni del Messico (soprattutto Oaxaca) e può nascere da oltre 30 varietà di agave, non solo dall’agave blu.
Le piñas vengono cotte in forni sotterranei a pietra lavica, conferendo al distillato il suo celebre sentore affumicato.
Profilo aromatico: intenso, complesso, con note di fumo, terra bagnata, miele e spezie. Ogni Mezcal è unico, perché cambia a seconda della specie d’agave e del maestro mezcalero che lo produce.
Categorie principali:
Joven: non invecchiato, diretto e minerale.
Reposado e Añejo: più rotondi, con tocchi di legno e caramello.
Artesanal / Ancestral: prodotti manualmente secondo antichi metodi, spesso in piccoli villaggi.
Il Sotol: il segreto del deserto di Chihuahua
Meno conosciuto ma affascinante, il Sotol non deriva da agave, bensì dalla Dasylirion wheeleri, una pianta desertica chiamata anche sotol o sereque.
Nasce nel nord del Messico (Chihuahua, Durango, Coahuila) e in minima parte nel Texas.
La produzione è simile a quella del Mezcal, ma il gusto è completamente diverso:
il Sotol è erbaceo, resinoso, quasi balsamico, con accenti di legno, salvia e pepe verde.
Perfetto per chi cerca un distillato più asciutto, “selvatico” e profondo.
Pianta di origine : Agave blu Weber
Zona di produzione : Jalisco e dintorni
Gusto tipico : Dolce, floreale, agrumata
Personalità : Elegante
Pianta di origine : Varie agavi
Zona di produzione : Oaxaca e altre
Gusto tipico : Affumicato, speziato, complesso
Personalità : Selvaggio
Pianta di origine : Dasylirion (non agave)
Zona di produzione : Chihuahua, Durango, Coahuila
Gusto tipico : Erbaceo, secco, balsamico
Personalità : Intenso e raro
Distillato | Pianta di Origine | Zona di Produzione | Gusto Tipico | Personalità |
|---|---|---|---|---|
| Tequila | Agave blu Weber | Jalisco e dintorni | Dolce, floreale, agrumata | Elegante |
| Mezcal | Varie agavi | Oaxaca e altre | Affumicato, speziato, complesso | Selvaggio |
| Sotol | Dasylirion (non agave) | Chihuahua, Durango, Coahuila | Erbaceo, secco, balsamico | Intenso e raro |
Come gustarli al meglio
Tequila: liscia in bicchierino da degustazione, o in cocktail classici come Margarita e Paloma.
Mezcal: puro, a temperatura ambiente, accompagnato da una fetta d’arancia e sale con chili.
Sotol: perfetto per chi ama i distillati secchi; ottimo anche in mixology d’autore.
Tradizione, territorio e autenticità
Dietro ogni bottiglia c’è un rituale, una comunità e una storia.
Bere Tequila, Mezcal o Sotol non è solo degustare un distillato, è viaggiare attraverso i deserti e le montagne del Messico, tra il sacro e il profano, la festa e la contemplazione.
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